Cesa ëd San Fransesch Borgia (Catania)

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La cesa ëd San Fransesch Borgia, ëdcò conossùa tanme cesa dij Gesuita, ëd Catania a l'é na costrussion dël sécol ch'a fa XVIII. La fassada a l'é euvra d'it:Angelo Italia[1] e a smon doi órdin ëd colòne binele.

Note[modìfica | modifiché la sorgiss]

  1. 'L'attribuzione è fondata però anche su alcuni elementi presenti in altre opere, come la chiesa di S. Francesco Borgia a Catania e la matrice di Palma di Montechiaro: uno per tutti è il motivo sincopato di facciata, un telaio su due registri di colonne libere addensato intorno all'asse di simmetria verticale." e "Dopo il 1693 fu inviato a Catania, anch'essa devastata dal terremoto, per la ricostruzione del complesso dei gesuiti. Il libro della fabbrica rivela che i lavori certamente erano in corso nel 1698 (Stella, p. 170). Le discrasie tra progetto ed esecuzione inducono ad assegnare all'I. solo alcune parti della costruzione; al contrario, nella chiesa annessa, dedicata a S. Francesco Borgia e consacrata nel 1754, molti sono i temi compositivi riconducibili al suo operato, come la serliana a separare le tre navi oppure il prospetto con il telaio di colonne a due ordini sovrapposti concluso da un frontone spezzato" https://www.treccani.it/enciclopedia/angelo-italia_(Dizionario-Biografico)